Qualche anno fa, mi sono imbattuta in un podcast che raccontava una storia.
Parlava di un ragazzo che riusciva a ottenere un colloquio di lavoro importante. Tornava a casa per prepararsi, ma scopriva di aver perso le chiavi. Era lì, davanti al portone, con il tempo contato… e a quel punto puff, la storia si interrompeva.
Subentrava la voce dell’autore:
“Non importa tanto come questa storia finirà, quanto il fatto che ora farete fatica a concentrarvi su qualsiasi altro tema. La vostra mente cercherà una conclusione. È il modo in cui funziona: ha bisogno di chiudere i cerchi.”
Quell’episodio mi ha colpita.
Usavo già le to-do list, ma solo sul lavoro e in modo piuttosto disordinato.
L’idea dei “cerchi aperti” mi ha fatto realizzare quanto sia fondamentale scaricare i pensieri, in tutti gli ambiti della vita, per evitare il rumore di fondo.
Da allora, il mio appuntamento quotidiano con me stessa è diventato un rituale per fare ordine, guadagnare focus e alleggerire la mente.
Non è nato perfetto: ho provato strumenti digitali e analogici, cambiato abitudini, fatto aggiustamenti. Ma oggi posso dire di aver trovato un mio equilibrio (in continua evoluzione).
📝 Le To Do List sul lavoro
Sì, uso ancora la versione cartacea.
Ogni lunedì apro un nuovo foglio e scrivo tutte le attività della settimana.
Se un’attività dura meno di 5 minuti (tipo mandare una mail veloce), la faccio subito e non la scrivo nemmeno.
Tutto il resto va in lista, in ordine di importanza.
Mi aiuta a:
Svuotare la testa: niente più pensieri che girano a vuoto.
Raggruppare per contesto: unisco tutte le cose da dire a un collega o partner in un solo punto.
Tenere traccia dello stato: uso cerchi, colori o simboli per sapere se un’attività è in progress o in attesa.
Godermi la soddisfazione di barrare le cose fatte (impagabile!).
Durante la settimana, se arrivano nuovi task, li aggiungo random.
Quando il foglio diventa troppo incasinato, ne riscrivo uno nuovo (di solito a metà settimana).
Un’ulteriore evoluzione?
Divido le liste per team o ambito: “Marketing”, “Sales”, “Admin”… Ognuno con la sua mini-lista.
💡 Tip extra: quando scrivo un task, uso sempre verbo + oggetto + info chiave.
Esempi:
– “Chiamare Mario Rossi 34812345678”
– “Contattare assistenza sito per problema checkout”
Scrivere così mi evita di procrastinare: quando apro la lista, ho già tutto sotto mano.
Ma perché cartacea?
Ho testato di tutto: Trello, Asana, Monday, Miro…
Sono ottimi strumenti (soprattutto in team), ma per le mie attività personali, la carta funziona meglio.
Forse è il gesto fisico, o il fatto che scrivere a mano rallenta e aiuta a pensare.
Notion è ancora in wishlist: ho pure un corso salvato. Arriverà il momento anche per lui.
Il Calendario
Una volta scritta la lista, programmo gli appuntamenti con me stessa nel calendario, usando colori diversi per distinguere il tempo “mio” dai meeting con altri.
To Do List ≠ Calendario
La prima è cosa fare,
il secondo è quando lo fai.
Funziona?
Sì e no.
A scrivere le cose sono bravissima.
A rispettare il tempo che mi do… un po’ meno.
Le urgenze spesso si mangiano il tempo pianificato.
(Se hai un trucco per questo, scrivimi nei commenti!)
🏡 Le To Do List personali
Qui vado più sul digitale. Oggi il mio assetto è questo:
Lista “Promemoria” sull’iPhone per le cose da fare
Lista della spesa condivisa con Marito
Calendario personale (se non è lì, non esiste)
Calendario condiviso con Marito per tutto ciò che ci riguarda insieme
Calendario compleanni, con colore a parte (sì, me li scordo lo stesso 😅)
È ansiogeno?
Forse.
Ma per me è liberatorio.
Una volta ingranato, è venuto tutto naturale.
👇 Commenta se per te sarebbe troppo stressante oppure se usi metodi simili.
Quando NON aggiorno la To Do List…
Succede. E quando succede, l’ansia torna a bussare.
Inizio a scrivere una mail e mi parte il pop-up mentale:
“Non dimenticare quella cosa lì.”
“Ah, e anche quell’altra…”
Basta scrivere tutto, e si abbassa il volume.
Scrivere è come un backup:
Evita che tu dimentichi
Ti mostra chiaramente le priorità
Ti fa riprendere il controllo
E tu?
👉 Sei un* fan delle to-do list?
👉 Hai un metodo tutto tuo o vivi felice nel caos organizzato?
Fammi sapere nei commenti, mi fa sempre piacere leggere i vostri modi di sopravvivere (e lavorare) nel delirio quotidiano.
Noi ci rileggiamo tra due settimane.
Buona pianificazione!
Ps. Se vuoi approfondire i temi dell’organizzazione personale, ti suggerisco il podcast di Chiara Battaglioni, da dove ho preso molti degli spunti che poi ho applicato con successo nel mio quotidiano
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